Il principe e la speranza

principe speranza

 

C'era una volta un principe, questo principe aveva proprio tutto, solamente che non era completo, esempio:

aveva una carozza tutta intarsiata d'oro con l'interno in velluto, il cocchiere sempre a disposizione ma non riusciva ad usarla perchè non aveva i cavalli.

Le sue sale erano arredate con tantissime tavole dai legni più pregiati, ma mancavano le sedie per accomodarcisi a desinare

Aveva dei camini bellissimi in marmo di Carrara, ma il poverino aveva sempre freddo perchè non aveva legna.

Aveva anche la più ricca collezione di tazzine da tè e caffè però esse avevano il manico alla sinistra e il poverino,essendosi fatto male alla mano, non riusciva ad usarle.

Ma con sè aveva però sempre Speranza che qualcuno o qualcosa avrebbe per lui sistemato le cose.

Un giorno sentì bussare alla porta,siccome il batacchio non c'era, ci mise un bel pò a capire che qualcuno effettivamente stava bussando, ma era in mutande e un principe non può accogliere nessuno così svestito, perchè ad aprire la porta doveva andare lui in quanto non aveva un maggiordomo, così in fretta e furia si preparò a vestirsi ma come al solito aveva qualcosa che non andava: aveva una giacca con i bottoni ma senza asole,un'altra con le asole ma senza bottoni e lui poverino ci mise un bel pò a vestirsi.

Quando finalmente riuscì nell'impresa andò al portone, aprì e vide in lontananza un carozza che se stava andando con un ometto che salutandolo gli diceva:-ci vedremo poi quando tornerò a passare-

Il principe aveva capito che quello era il mago che poteva aiutarlo in tutte le sue disgrazie, poteva aiutarlo ad avere i cavalli per la carrozza, i bottoni per le asole e le asole per i bottoni,

i manici destri alle tazzine e tutti i completamenti alle sue cose incompiute.

Così il principe capì che gli era sfuggita l'occasione per essere completo e si lasciò cadere in depressione mandando via Speranza, la quale non andò via del tutto, ma si nascose.

Il principe non era più reattivo, non riusciva neanche più a bere, voleva morire, non aveva capito che gli mancava la cosa più importante, senza di lei doveva fare affidamento solamente alle sue forze, in questo in parte riuscì, aveva capito finalmente che le tazzine per avere il manico alla destra bastava girarle, al posto delle sedie, provvisoriamente aveva sistemato delle panche, però si sentiva solo ed era molto demotivato per le sue faccende.

Così ad alta voce, in ginocchio, cominciò a chiamare Speranza perchè ritornasse:--Speranza!!!

Speranza!! Torna!!--

Comparve il mago, aveva un cappello a punta, la barba a punta e anche le scarpe erano a punta, così con la sua lingua a punta esortò Speranza al ritorno e disse al principe:- vedi caro principe finchè c'è Vita c'è Speranza,e finchè c'è Speranza c'è Vita.

Ma non abbandonarti troppo ad essa aiutala a crescere con te, tienila accanto, ma conta molto sulle tue forze, abbandonati ai sogni ma non lasciar andar con essi Speranza.

Il principe si guardò allo specchio:le asole della giacca comparvero ed anche i bottoni, all'esterno si sentivano nitrire i cavalli e tutto si stava miracolosamente "aggiustando" così finalmente Principe e Speranza vissero felici e contenti.

 

Mauro

 

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