Edo Ottobre 2008

DOCUMENTO RISERVATO SOLO A PERSONE DALLE VISIONI ILLUMINATE

Circolo Culturale Camminamente Servizio Fantasia


faedi-zu.

Ho guardato e osservato l’immagine che mi hai mandato.


Belli i colori, caldi e freddi, con un fondo viola molto interessante.


Mi piace come sia sfasato il colore rispetto ai contorni che delimitano le impronte.


E ho provato a fare un piccolo esercizio…
cercando di “vederci altro”…


E senza il minimo sforzo c’ho visto immediatamente nitidamente una cosa…

(prima di girar pagina prova a farlo anche tu…fermati un attimo, cosa ci vedi?!?!?)

 
faedizu.

tucosacivedi.

   
faedizu.

lhovistocosi.

   
faedizu.

...COSI!!!!

 

saluto-edoarcimboldo.

 

 

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ViviNuovo: il Festival del Cambiamento
1 e 2 Giugno 2013 - Centro Ca'Marta, via R.Pacis n. 116 - Sassuolo (MO)

 

Il Festival Olistico del Cambiamento ViviNuovo è la prima manifestazione olistica a Sassuolo che vuole offrirti il benessere psico-fisico-spirituale a 360°. Questo periodo di grande crisi porta con sé l'opportunità di grandi cambiamenti e il Festival ViviNuovo vuole proporre opportunità concrete per cambiare in meglio la propria vita.

“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose" (A. Einstein)

La location scelta per tale iniziativa è il meraviglioso complesso Ca'Marta, dove spazi verdi e tanti servizi ci ospiteranno: due splendide giornate dove "staccare la spina" dalla routine quotidiana e immergersi in un contesto armonico, gioioso, rilassante, divertente, rigenerante e istruttivo allo stesso tempo. Grandi iniziative anche per bambini e ragazzi per tutti e due i giorni del Festival. Tutti, famiglie comprese, potranno trascorrere due giornate all’insegna del divertimento, dell'informazione, della condivisione e della crescita interiore.

ViviNuovo è un'opportunità di cambiamento.

Avrai modo di avvicinarti e conoscere nuove scoperte, idee, prodotti, progetti, cure alternative e rimedi che ti aiuteranno a fare delle piccole o grandi scelte consapevoli per STARE BENE su ogni aspetto: mentale, fisico e spirituale.



IL GRUPPO DI REFLESSOLOGI ZU CHE PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE

tre-reflessologhe


silvia-grisenti

‘’ REFLESSOLOGIA ZU E IL FEMMINILE ‘’

 

Tratto da ‘’ Luce, buio del BAO GONG ‘’

(Palazzo dell’involucro o scrigno chiamato utero)

Tesi di laurea di SILVIA GRISENTI, Reflessologa Professionale - Anno 2010

 

(…) Le donne, le pazienti, hanno l’opportunità, attraverso il loro dolore, le loro sofferenze e la loro unicità-olistica, di rivolgere l’attenzione dentro di sé, stabilire un proprio centro e riprendere il contatto con la terra. Questa è la guarigione, il percorso verso l’essenza, la profondità interiore e l’assunzione diretta di un potere che è stato tolto loro dalla notte dei tempi (per rimarcare la nostra amnesia individuale e collettiva oggi stanno mutilando in massa il femminile, con il nostro consenso e, a volte, consiglio, attraverso le moderne pratiche ginecologiche: asportazione dell’utero, delle ovaie e annessi, del seno, eccetera).

La reflessologia, applicata alla medicina cinese, e l’empatia del terapeuta, penso possano rappresentare in questo senso un valido approccio per lavorare sul centro di autorità femminile, o almeno questo è il mio orientamento: essere presente a se stesse e reagire alle situazioni.

È un cammino lungo verso il cambiamento, senza avere fretta di ‘’ guarire ‘’, perchè anche l’impazienza e la frustrazione del non vedere risultati, sono strumenti di guarigione importanti. L’insegnamento dei maestri della Qabalà è quello di ‘’ affrettarsi con calma ‘’ affinché si avvii il processo di trasformazione alchemica dell’anima e ci si coinvolga sempre più attivamente nel proprio processo di guarigione. Questa è la parte più difficile perché si aspetta sempre che l’altro- terapeuta operi al posto proprio facendo miracoli.

Secondo il filone Ebraico, la guarigione è una inversione di tendenza dalla dispersione alla concentrazione e alla riunione di tutte le proprie forze, per il raggiungimento di un progetto o di un obbiettivo nell’esistenza.

È dunque importante ritrovare quel canto antico interiore che con armonia invia energia e vitalità a ogni cellula del nostro corpo: e qui si ritorna alla Terra, alla matrice dell’accoglienza, alla Madre in senso simbolico e anche fisico.

Solo attraverso il perdono e l’abbraccio contenente della propria Madre e del Femminile, si aprirà il passaggio da un disconoscimento del proprio sé alla potenza del proprio centro.

Come ricordarlo alle Donne?!

Attraverso il toccare, come atto terapeutico, il corpo-piedi per stimolare con delicatezza alte vibrazioni di consapevolezza di sé.

Ma il Femminile Yin (Terra) non può operare senza il Maschile Yang (Cielo) e viceversa, per cui l’integrazione e il sostegno del maschile sono importanti e fondamentali.

Come afferma Giordano; ‘’ se i principi del Femminile e del Maschile tornano in armonia dentro e fuori di noi, sarà possibile accogliere almeno due dimensioni del tempo-spazio: quello ordinario e quello magico, distinte ma correlate ‘’.

Le Donne amano la Terra con l’utero, l’amore e la passione, ma amano anche questo Cielo meraviglioso che permette loro di unire le parti dell’anima.

Chi fosse interessato ad approfondire l’argomento, può telefonare a SILVIA GRISENTI. Cellulare 340 6079276


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‘’ CHE COS’E’ LA REFLESSOLOGIA ZU? ‘’

A cura di MELISSA RANUZZI, Reflessologa Professionale Zu

 

Per REFLESSOLOGIE intendiamo tutte quelle tecniche che ci permettono di vedere qualcosa di grande riflesso in qualcosa di piccolo.

In particolare, nel caso della REFLESSOLOGIA PLANTARE, l’uomo nella sua interezza, riflesso sui piedi, e dico UOMO e non corpo umano, perché sui piedi si riflette sia la componente organica, ma anche quelle emozionale ed energetica dell’individuo.

In questo panorama, la REFLESSOLOGIA PLANTARE ZU rappresenta una meravigliosa tecnica di massaggio con delle peculiarità che la rendono unica.

È una reflessologia tridimensionale, dinamica, evolutiva, che guarda l’uomo e quindi il suo piede con una visione taoista. Unisce la logica occidentale con la MTC, la cui saggezza e competenza non è mai stata smentita in tutti questi secoli, ma sempre avvalorata.

Tridimensionale: l’uomo, nella sua totalità, si riflette su tutto il piede, pianta, dorso e dita. Qualsiasi problematica abbia, questa è sempre costituita da 3 componenti compresenti: organica, energetica e psicosomatica, e, a seconda dell’individuo, a parità di disturbo, una prevarrà sulle altre. È per questo che non esistono schemi di trattamento. La parte plantare riflette la componente organica, strutturata. La parte dorsale, la componente energetica, costituita dai meridiani. Le dita riflettono la componente psicosomatica, l’alluce rappresenta la testa, le dita le sue funzioni.

Quindi, se la componente maggiore del disagio è data dalla parte organica, il massaggio sarà orientato prevalentemente sulla parte più yin del piede, la pianta, sulle IARS, le aree riflesse sensibili. Se la componente maggiore è data dalla parte energetica, allora il massaggio si concentrerà più sul dorso, la parte più yang del piede, a livello dei meridiani energetici. Nel caso di predominanza della componente psicosomatica (emozioni, alterazioni psicologiche che si stanno strutturando), il massaggio sarà prevalentemente orientato sulle dita.

Vorrei porre l’attenzione sulle IARS, aree riflesse sensibili, un parte molto importante di questa tecnica. Sono quelle aree che, sollecitate con la giusta pressione, danno interessanti informazioni. Si identificano in modo oggettivo, scientifico, attraverso le ossa del piede. Perciò in modo molto preciso, non importa se il piede è di uomo, donna o bambino,attraverso le ossa del piede troviamo precisamente quel punto.

Affascinante vero? L’argomento è talmente vasto che risulta un po’ difficile ridurlo… Spero possa spingervi ad andare oltre nella voglia di capire e conoscere e, perché no, di provare….

Dinamica evolutiva: ogni massaggio non sarà mai uguale all’altro, perché il piede dell’individuo, quando intraprende il proprio cammino di cambiamento, porta nuove informazioni al terapeuta, che sostiene, di volta in volta, questo positivo cambiamento. Il massaggio viene effettuato a tempo di musica: abbiniamo così una informazione più fisica, yin, strutturata sul piede, ad una più yang, vibrazionale, meno fisica, all’orecchio della persona. La avvolgiamo completamente nel ritmo: il cerchio si chiude! La scelta della musica può essere fatta secondo diversi criteri, ma, in generale, possiamo dire che MOZART è il primo musicoterapeuta riconosciuto: le note delle sue composizioni hanno la capacità di ‘’ ricaricarci ‘’.

Il massaggio non ha controindicazioni. Ogni informazione che diamo attraverso il piede, arriva attraverso gli stimoli nervosi al cervello dell’individuo che verifica e decide se ignorare o amplificare lo stimolo ricevuto.

La REFLESSOLOGIA PLANTARE ZU permette di agire su tanti disturbi di diversa natura che ci affliggono, di migliorare notevolmente la qualità della vita. Le sue potenzialità ed applicazioni sono veramente tante. Permette di ri-trovare l’equilibrio psicofisico, di conoscersi meglio, di rinforzarsi….di rimettersi sulla strada della vita.

Affascinante vero? Che mondo esiste dietro la REFLESSOLOGIA PLANTARE ZU!

Per connettersi con MELISSA RANUZZI cellulare 348 9228116 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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‘’ RIFLESSIONI SU COS’E’ LA SALUTE ‘’

A cura di ENRICA ARTARIA, Reflessologa Professionale ZU

 

Quando non stiamo bene, ci affanniamo a liberarci al più presto e con ogni mezzo dei nostri problemi e delle nostre malattie, affidandoci completamente nelle mani di dottori e specialisti. Vorremmo ricevere dagli ‘’ esperti della malattia ‘’ la garanzia di guarigione. Ma spesso non esiste la soluzione facile. Se dopo un serie di trattamenti non otteniamo il successo sperato o la guarigione, cominciamo a perdere fiducia nell’operatore e nell’arsenale di informazioni e rimedi che ci sono stati proposti e dati. Non esistono certezze assolute. Esistono conoscenze ed esperienze limitate a ciascuno. Esiste un approccio limitato al sintomo e alla sua sparizione senza nessuna analisi dei fattori concomitanti e scatenanti il problema, e soprattutto nessuna riflessione sul proprio stile di vita, sulla propria storia, ed eventualmente la necessità di un cambiamento.

Lo stato naturale di un essere umano dovrebbe essere quello di stare in buona salute. Come mai questo non avviene sempre? Secondo la legge naturale ognuno è responsabile per la propria vita, del suo stare bene o male, e dentro di sé ha la capacità di ammalarsi come di guarire. Il modo di vivere, il cibo che mangiamo e che beviamo, come respiriamo, come dormiamo, come trascorriamo il nostro tempo, come interagiamo con gli altri e con l’ambiente, sono i fattori fondamentali che dettano lo stato di salute o malattia. Quando stiamo male, possiamo ottenere la guarigione solamente se lo vogliamo dentro di noi. Se ci ascoltiamo possiamo capire dove abbiamo sbagliato o dove non abbiamo saputo vedere e sentire. Non siamo abituati a questo. Spesso è una riflessione troppo difficile da prendere in considerazione, troppo ‘’ rivoluzionaria ‘’.

Ma è la grande opportunità che la vita ci offre ogni giorno. La vita è esperienza. Possiamo conoscere solo sperimentando, provando, cercando. Spesso però facciamo della nostra esperienza legge, dogma, ci irrigidiamo su pensieri che divengono universali ed eterni, con la conseguenza di allontanarci dall’ascolto del nostro corpo, dei suoi ritmi, dei suoi bisogni, che sono semplici, reali, mutevoli, soprattutto profondamente connessi con la Natura, il pianeta, l’universo di cui siamo parte.

Ne siamo consapevoli? Ci sentiamo parte di un mondo accogliente e amorevole? O piuttosto siamo oberati dalla stanchezza, dai dolori, dai mali di testa, dalle paure, dalle emozioni, dalla depressione, dall’insonnia, dalla mancanza di concentrazione, dalla perdita della memoria, dal mal di pancia, dalla difficoltà a digerire, dalle allergie….. da dove vengono tutti questi sintomi? Che cosa vogliono da noi? Perché il corpo ci ‘’tradisce’’?

Ma soprattutto possiamo stare bene? Si può stare veramente bene e felici nella nostra vita?

Io ne sono certa. Una certezza che mi viene da dentro. Io so che sono la protagonista della mia vita, che decido ogni giorno cosa fare e cosa dire, e il come. E che se non riesco a stare bene vuol dire che le decisioni che ho preso non sono in armonia con me. Non sono abbastanza fedele a me. Non mi conosco bene ancora, non mi ascolto bene ancora, non mi rispetto bene ancora. Ho bisogno di imparare bene. Ho bisogno di provare e ri-provare. Mi devo dare questa possibilità, ogni giorno. E ho bisogno di studiare la natura e le sue leggi e comprendere dove mi sono allontanata, dove ho preso sentieri diversi. Ho bisogno di ri-trovare la mia strada.

Provo a tenere sempre presenti questi punti:

- Conosco il mio scopo? Che cosa voglio ottenere? Cosa voglio raggiungere?

- Ho preso oggi le mie decisioni per ottenere lo scopo? Ho fatto i cambiamenti necessari oggi per procedere nella giusta direzione?

- Sto osservando le mie azioni e i risultati delle stesse? Sono conformi? È giusta quindi la direzione che sto seguendo?

- Se quello che faccio non funziona e lo capisco, sono capace di cambiare?

La salute è capacità di ri-conoscermi e di cambiare quello che non va, ogni giorno. Questi pensieri mi danno una grande forza e una gioia immensa. Io posso se voglio. E questo anche se il mondo va ‘’alla rovescia ’’, anche se attorno a me tutto sembra sbagliato, triste, doloroso, quando non anche travolgente. Io non posso e non voglio cambiare il mondo. Ma posso andare nella mia direzione e questo è… libertà.

ENRICA ARTARIA risponde al 339 7656286 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

AREZU è al posto numero 41, segui la mappa

 

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Scarica la mappa

Durante il Festival

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Il nostro amico e Socio Mauro Trenti con il suo banco di prodotti per la cura naturale del corpo 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Melissa Celtica





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Anjali di Paolo Brescacin con meravigliose ciotole tibetane e nepalesi, ci ha raccontato della grave situazione del TIBET

 

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Noris Zorat e il gruppo delle Donne Viandanti che ci donavano cerchi sacri di danza

 

 

 

 

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Elizabeth C. Ospina e i prodotti fatti rigorosamente a mano da una comunità di donne colombiane

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Giulia e Rosa Selvatica di Reggio con i suoi meravigliosi prodotti naturali a base di fiori ed erbe spontanei raccolte rigorosamente a mano nel loro habitat originario.

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Lungo i viali espositivi



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Preparativi del sabato mattina. Il clima si fa bello per noi. Fino a ieri sera era tremendamente minaccioso.

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